Lord Chamberlain

Lord Chamberlain

Oggi è il primo giorno di Primavera, una stagione che ha sempre avuto un significato politico molto forte, soprattutto rispetto alle trasformazioni degli assetti istituzionali che, fin dagli inizi del Novecento con la Rivoluzione Russa sino al 2011 con la Primavera Araba, hanno caratterizzato questo periodo dell’anno. Il significato storico della Primavera mi porta anche a riflettere, fatte le dovute precisazioni, sulle vicende che stanno recentemente coinvolgendo Milano, Roma, Torino, Napoli e molte altre città italiane: le Amministrative 2016. Infatti, a giugno andremo a votare il Sindaco di molti importanti capoluoghi ma ci troviamo di fronte ad uno scenario tutt’altro che rivoluzionario, politicamente parlando. Una sensazione diffusa che si percepisce riguarda la scomparsa dei valori civici e dal basso. Analizzando la situazione milanese, ad esempio, ciò che delinea il profilo dei tre candidati-manager è, più che altro, la spiccata aspirazione alla tecnocrazia. E’ questa l’eredità di Chamberlain mi chiedo?

Nel corso della storia ci sono sempre state ‘politiche della città’, ma uno tra i primi ad attuare “politiche dal basso”, attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, fu Joseph Chamberlain, parlamentare left-wing e Ministro delle Colonie del Regno Unito. Durante il suo mandato come Sindaco di Birmingham, tra il 1873 e il 1875, attuò quello che poi venne teorizzato da Beatrice Webb come ‘socialismo municipale’.

Le riforme di Chamberlain furono, all’epoca, totalmente radicali, e includevano il prestito di gas, la fornitura dell’acqua pubblica, la pulizia delle stamberghe e l’introduzione del sistema città-parco. Queste riforme vennero fortemente criticate e derise dai tabloid conservatori poiché giudicate ideali e economicamente inefficaci, ma Chamberlain riuscì a dimostrare concretamente che si sbagliavano.

Prendendo ad esempio il tema delle forniture di gas, egli pose fine al sostanziale oligopolio del mercato energetico attuato dalle due maggiori industrie cittadine: la “Birmingham Gas Company” e la “Birmingham and Staffordshire Gas Company”. Chamberlain fece infatti acquisire entrambe le società dalla Municipalità di Birmingham al prezzo di 1,953,050 £ riuscendo ad ottenere un utile di 34,000 £ solo nel primo anno dalla compravendita. Attraverso riforme così incisive, Chamberlain realizzò una visione di “città orizzontale” che pose le basi del moderno welfare-state.

Contestualizzando quest’ultimo punto, a oggi, si può fare un parallelo con la grande società energetica A2A o con la partecipata dei servizi aeroportuali SEA. L’idea proposta da alcuni candidati-manager di abbassare al 30% le azioni di SEA, “mantenendo la capacità di indirizzo”, può portare giovamenti immediati ma, sulle lunghe distanze, il Comune di Milano si ritroverebbe, seguendo una prospettiva di ‘municipalità passiva’ , meno dividendi e una scarsa capacità di azione economica.

Perciò, ben vengano nuove proposte sulla governance dei comuni, a patto che queste siano supportate da una visione lungimirante della città.

20 marzo 2016

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